• Qual’è il costo di una iscrizione di ipoteca?

    costo iscrizione ipoteca

    L’ipoteca è un diritto reale di garanzia su beni immobili che attribuisce al creditore il diritto di espropriare i beni vincolati a garanzia del suo credito attraverso le forme dell’esecuzione forzata.
    L’ipoteca può essere:

    • Volontaria: è senz’altro la più diffusa. Com’è immaginabile essa viene iscritta volontariamente dal proprietario del bene quale garanzia di un debito, trova quindi la sua fonte nella volontà delle parti.
    • Giudiziale: è invece decretata da un giudice a seguito della richiesta di un creditore insoddisfatto. La sua fonte non è la volontà delle parti ma è una sentenza di condanna al pagamento di una somma o all’adempimento di un’altra obbligazione o al risarcimento del danno.
    • Legale: può essere iscritta contro la volontà del debitore nei soli casi previsti dalla legge, ad esempio quando il venditore di un immobile non è pagato dall’acquirente.

    Il costo della ipoteca a garanzia di mutuo bancario

    Quasi tutti i mutui sono ipotecari, ossia prevedono la costituzione di ipoteca volontaria su immobili del debitore a garanzia della restituzione del capitale e degli interessi.

    I costi per l’iscrizione e per la cancellazione di un’ipoteca volontaria sono nettamente differenti per le ipoteche concesse a garanzia di mutui e quelle concesse tra privati.

    Infatti la normativa bancaria prevede un trattamento agevolativo per le ipoteche iscritte a garanzia di mutui: i costi per l’iscrizione e la cancellazione sono per lo più fissi ed indipendenti dall’importo dell’ipoteca, inoltre è prevista l’esenzione dalle imposte di registro e di bollo.

    Ma attenzione: tale trattamento agevolativo vale solo qualora la Banca opti per l’imposta sostitutiva in luogo delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e delle tasse sulle concessioni governative attraverso apposita clausola inserita in atto, circostanza che comunque ormai è divenuta prassi.

    Questa imposta detta “sostitutiva” e che comprende tutte le tasse di un mutuo è pari allo 0,25% dell’importo mutuato, salvo che il mutuo non sia finalizzato all’acquisto di una seconda casa, perchè allora sale al 2%.

    Il costo della ipoteca a garanzia di debito privato

    Le ipoteche iscritte tra privati (ossia tutte quelle che non sono concesse a favore di una Banca a garanzia di un mutuo)  scontano le imposte per intero ossia:

    • imposta di Registro 0,50% (sia in caso di iscrizione che di cancellazione, aumentata all’1% se in atto c’è anche un riconoscimento di debito e al 3% se c’è un finanziamento) da calcolarsi sull’importo dell’ipoteca;
    • imposta di bollo € 155;
    • imposta ipotecaria 2% (in caso di iscrizione) e 0,50% (in caso di cancellazione) da calcolarsi sull’importo dell’ipoteca;
    • tassa di trascrizione € 35;

    Naturalmente in entrambi i casi vanno aggiunte le spese, le tasse notarili e l’onorario.
    Vale la pena precisare che solo alla cancellazione delle ipoteche volontarie iscritte a garanzia di mutui ipotecari concessi da Banche è applicabile il particolare procedimento “semplificato” noto come “cancellazione Bersani”. Per tutte le altre la cancellazione dovrà risultare quindi necessariamente da un atto notarile.

    notaio Massimo d’Ambrosio

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    Qual’è il costo di una iscrizione di ipoteca? ultima modifica: 2016-09-06T19:03:54+02:00 da notaio



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    15 Commenti su “Qual’è il costo di una iscrizione di ipoteca?

    • alberta ha detto:

      Salve Notaio, nel 1995 ho chiesto con il mio ex marito (sposati in comunione dei beni),un fido alla nostra banca di fiducia, ci chiesero in garanzia tutto ciò che risultava di nostra proprietà, tra beni immobili e terreni.Mio marito diede in garanzia un terreno di sua proprietà, invece io diedi solo un’atto di donazione dei miei genitori, di un lastricato solare in condivisione con mio fratello con 2 appartamenti intestati ai miei genitori.Il mio calvario cominciò per quel maledetto fido perchè non avendo estinto il debito pensarono bene di vendere tutto all’asta. La mia domanda che mi tormenta da 20 anni è sempre la stessa: questa banca poteva accettare in garanzia un documento per un bene intestato ai miei genitori visto che su di me risultava solo un lastricato solare? Grazie per la risposta.

      • notaio ha detto:

        La sua domanda è incorretta. I fidi non prevedono garanzie specifiche di immobili: quelli sono i mutui, con regole totalmente diverse. Col fido la banca non “accetta” alcunchè, in particolare “un documento”. Semplicemente dopo l’inadempienza va a indagare e cercare i beni di proprietà dell’affidato che non ha pagato e li pignora. E certo non può pignorare beni di altri!

    • Luiigi ha detto:

      Buonasera è possibile iscrivere un’ipoteca volontaria sui beni di un fondo patrimoniale costituito tra due coniugi naturalmente con il consenso di entrambi? Grazie

      • notaio ha detto:

        Si certo, ovviamente se l’atto costitutivo del fondo lo consente, ed eventualmente seguendo le regole contenute nell’atto costitutivo. Ci sono più tipi di fondo, e molteplici possibilità di regolamentazione.

    • loredana1 ha detto:

      Salve…le vorrei chiedere quanto puo costare l’iscrizione di ipoteca per un mutuo fondiario di 75.000, specificando che l’importo dell ipoteca e 112.500( da quello che la banca ha affermato)
      Grazie

      • notaio ha detto:

        Questa è una vera e propria richiesta di preventivo! Non un chiarimento giuridico. Se lei si trova in Abruzzo può rivolgersi a me con mail lasciando il numero di telefono per ulteriori delucidazioni. Altrimenti deve sentire il suo notaio di fiducia.

    • Marcone ha detto:

      Egregio notaio,
      con riguardo al costo della ipoteca a garanzia di mutuo bancario, poniamo acquisto prima casa, Lei segnala la possibilità di pagare l’imposta “sostitutiva” (nel caso, pari allo 0,25%) il che fa venire meno tutte le altre imposte “in luogo delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e delle tasse sulle concessioni governative”.
      Orbene, questo mi fa sorgere un dubbio: se le varie imposte “evitate” sono in misura fissa e se invece la sostitutiva, che tutte le assorbe ed esclude, è proporzionale, potrebbe darsi il caso in cui sia preferibile per me mutuante non optare per l’imposta sostitutiva?
      O tale regime è obbligatorio per un privato che contrae un mutuo per comprare la prima casa?
      La ringrazio anticipatamente per la soluzione del dilemma.

      • notaio ha detto:

        Si, si può, col consenso della banca. Il pagamento dell imposta sostitutiva è una opzione volontaria (c’è la richiesta espressa nel testo dell’atto di mutuo) Ma è un problema solo teorico, perchè le imposte ordinarie sono di gran lunga maggiori. Vai dal tuo notaio di fiducia e fatti fare un conto per la iscrizione di ipoteca volontaria nel tuo caso specifico come se fosse a favore di un soggetto non bancario

    • Marcone ha detto:

      Egregio notaio,
      La ringrazio per la risposta e la spiegazione, il mio dubbio nasceva in verità da un preventivo che mi era stato sottoposto, per un tipico “compravendita + mutuo” per acquisto prima casa: oltre al terzetto di imposte che io conoscevo: registro+ipotecaria+catastale, come da Lei descritte, ho visto indicate nel pro-forma di parcella anche le seguenti, che non avevo mai sentito: bolli telematici – tassa di trascrizione vendita – diritti erariali di voltura catastale – tassa iscrizione mutuo. Mi era sorto il dubbio allora se fossero alternative all’imposta sostitutiva oppure… no.
      La ringrazio per il tempo che dedica al suo sito, in verità utilissimo per noi profani.
      Marco Martone

    • George69 ha detto:

      Egregio notaio,
      dal 2005 al 2011 ho effettuato vari piccoli prestiti infruttiferi ad un amico (ora un po’ meno amico) e mi sono stati restituiti solo in una minima parte con un residuo di Euro 20.000,00 (valore immobile circa Euro 350.000,00).
      Dopo aver avuto oltremodo pazienza per anni ho richiesto il rientro ma ciò al momento non è possibile. Mi ha proposto di gravare il suo unico immobile con una ipoteca volontaria a mio favore per la somma restante.
      Questa soluzione mi garantisce appieno? Ossia, in caso di dipartita del debitore, gli eredi possono crearmi problemi? E ancora, ci sono casi in cui questa garanzia possa cessare? Grazie per la Sua eventuale risposta.

      • notaio ha detto:

        Si, la iscrizione di ipoteca volontaria è la migliore garanzia. Dovrà prevedere almeno il doppio del valore per coprire anche i costi della eventuale espropriazione forzata. Naturalmente nel contratto per la iscrizione di ipoteca dovrà prevedersi anche il piano di rientro, gli interessi di mora, e le ipotesi in cui l’inadempimento autorizzi alla esecuzione, ecc. ecc. – non ci sono problemi con eredi. Salvo il caso che lei ometta di agire per 20 anni dalla iscrizione.

    • Tania ha detto:

      Attualmente non ho disponibilità(nessun reddito percepito,stato di disoccupazione) per saldare la maxirata finale di 12000 E da parte di una finanziaria diretta d’un brand di auto,per un finanziamento di 4 anni fa.Tutte le 47 rate pagate.Finora non mi hanno inviato solleciti di pagamento.Nè un decreto ingiuntivo.Comunque possedendo un negozio in piccola provincia,la finanziaria otterrebbe facilmente un ipoteca giudiziale per questo importo da parte del giudice?Ed in che tempi?Posso oppormi davanti al giudice sostenendo il mancato pagamento per stato di indigenza?Mille grazie

      • notaio ha detto:

        Purtroppo il tuo quesito non è inerente alla professione notarile. Mi permetto di suggerirti di rivolgerti ad un buon avvocato.

    • Nicola Acinapura ha detto:

      Gentilissimo Notaio,
      sono un coltivatore diretto e sono in procinto di acquistare un fondo agricolo (ubicato in zona agricola) con l’agevolazione della piccola proprietà contadina.
      L’acquisto è presso un ente, ISMEA, che detiene il bene in piena proprietà, e permette come formula di pagamento un mutuo (nel mio caso di 20 anni) accendendo, ovviamente, un’ipoteca sul bene. L’ente ISMEA, dunque, funge da banca.
      E’ applicabile l’imposta ipotecaria registro al 2% + 200 € (quota fissa)? Oppure è applicabile soltanto la quota fissa di 200€ considerata l’agevolazione della ppc?

      La ringrazio infinitamente.

      Cordialità

      • notaio ha detto:

        Per ottenere le agevolazioni della ppc è necessario essere coltivatori diretti iscritti alla gestione INPS. In tal caso si scontano le imposte ipotecarie e catastali fisse a 200 euro l’una, più l’1 % di imposta di registro sul valore dell’immobile. Anche il mutuo fruirà delle corrispondenti agevolazioni fiscali.