• I notai italiani in sciopero per la prima volta nella storia

    scipero lannutti consumatoriDal 19 settembre 2017  inizia il primo sciopero dei notai italiani indetto dal Sindacato Sociale Notarile, così come riportato da diversi organi di stampa, secondo il codice di autoregolamentazione a suo tempo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

    In calce al presente articolo troverete il comunicato ufficiale del SISN.  Lo sciopero è appoggiato dai consumatori, come potete meglio vedere nella immagine di apertura.

    Non si sa, né si potrà agevolmente sapere, se lo sciopero avrà un “successo” di carattere numerico, non essendo previste procedure di rilevazione. Ma il dato numerico è assolutamente trascurabile in rapporto al fattore epocale della proclamazione di un astensione collettiva del lavoro da parte dei notai italiani.

    La categoria notarile, si dica quello che si vuole, è unanimamente riconosciuta come una categoria composta da soggetti particolarmente e pedissequamente ligi all’autorità costituita e alla legge. Si tratta della loro forma mentis, a cui sono stati educati ed allevati in anni e anni di severa formazione e di rigida selezione. Ebbene lo sciopero indetto dal Sindacato Notarile, come per altro ogni tipo di sciopero, è pur sempre un atto di “ribellione” nei confronti del legislatore, che ci dà una idea immediata di come il livello di sopportazione della categoria notarile sia ormai in rosso.

    Lo sciopero non ha motivazioni di “portafoglio”

    Non si creda però che lo sciopero, ancorché prenda spunto da una specifica disposizione normativa costituisca un atto di difesa del proprio portafoglio, dei propri “privilegi”, della propria appartenenza ad una “casta” . I notai non hanno minimamente pensato allo sciopero neanche in occasione del tentativo di abolizione della categoria notarile operato dall’ex Presidente Renzi con la prima versione del famigerato “DDL concorrenza”, sicché sarebbe proprio temerario attribuire allo sciopero un significato di carattere economico.

    Lo sciopero contro lo sfascio del sistema di protezione del più debole

    Il vero, unico, e forte motivo che induce i notai a protestare, a ribellarsi, come dicevo prima, è la constatazione di come il legislatore stia procedendo a grandi passi nello sfascio del nostro sistema giuridico .
    I cittadini non sanno come l’oligarchia del Paese, che ha in mano giornali, televisioni, e ogni altro potente mezzo di persuasione, stia lavorando per sottrargli diritti elementari, per togliere tradizionali protezioni ai più deboli, per comandare di più e fare più affari alle spalle del cittadino.
    La categoria notarile, quale cardine del sistema di protezione civilistica e contrattuale è quindi per gli oligarchi un ostacolo da abbattere e da eliminare. Attraverso una campagna di stampo menzognero e sleale si aizza il lettore o il teleascoltatore con notizie infondate per ottenere il consenso popolare sulla eliminazione dei diritti dei cittadini.
    I notai lo sanno benissimo, quali esperti di diritto proprio dello specifico settore delle tutele contrattuali, ma poco possono fare per opporsi al soverchiante potere mediatico dello “Stato profondo”, composto da banche, grandi istituzioni italiane e internazionali, che sono anche in grado di decidere e comandare allo Stato “istituzionale” cosa fare per i loro interessi.
    Ci sarebbero moltissimi esempi sul modo di operare dello Stato profondo che esulerebbero da questo breve articolo, e rinvio pertanto ad altri miei numerosi scritti e discorsi di questa sezione del mio blog.
    Per ora si ricordino i cittadini che senza i notai, o con un notariato reso inefficiente e schiavo del potere, non solo non risparmierebbero, come illusoriamente viene fatto loro credere, ma consegnerebbero buona parte della loro vita, perlomeno quella di carattere patrimoniale, a giochi più grandi di loro.

    Notaio Massimo d’Ambrosio

    sciopero notai massimo d'ambrosio

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    I notai italiani in sciopero per la prima volta nella storia ultima modifica: 2017-09-18T13:03:59+02:00 da notaio



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    2 Commenti su “I notai italiani in sciopero per la prima volta nella storia

    • califfo ha detto:

      nel 2005 ho acquistato un immobile. Compravendita.
      Avevo reddito e vivendo con mio padre utilizzavo il suo conto ed ho inviato il 70% del denaro a mia madre.
      C’è ora un preliminare di compravendita che attesta che l’immobile è pagato con assegni di mia mamma ed il 70% risulta dagli estratti conto che viene dal conto di mio padre.
      Essendo passati 12 anni naturalmente non posso provare che versavo i miei soldi sul conto con mio padre.
      Potrò avere il problema che in futuro mi contestano che il 70% non erano miei soldi dicendo che era una donazione indiretta?
      Mio padre è già morto, mia madre è ormai in alzheimer avanzato

      • notaio ha detto:

        A causa del numero rilevante di quesiti che mi pervengono sono stato costretto chiedere il rispetto di alcune regole elementari per la loro generale fruibilità: cortesemente riproponi il tuo quesito a margine dell’articolo corrispondente, come descritto qui: https://mioblog.notaiopescaradambrosio.it/info-sul-blog/.  Da poco è stato aperto anche un servizio quesiti privati: https://mioblog.notaiopescaradambrosio.it/quesiti/